Missione in Senegal 26/03-07/04/2022 Alexia, Dario, Romano e Wanda.

L’inaugurazione della nuova scuola Diakene Diola

La giornata del 26 marzo 2022 è stata interamente dedicata al trasferimento da Roma a Dakar (passando per Madrid) dove siamo arrivati in tarda serata (pernotto a Toubab Dialaw).

Missione a Ziguinchor

Il 27 marzo, nel primo pomeriggio, la delegazione dell’Iscos Lazio composta da Dario Roncon, Romano Fratarcangeli, Alexia Di Vanna e Wanda Dimitri dell’ISCOS Senegal ha incontrato in aeroporto il responsabile delle relazioni estere dell’AICS di Roma, dott. Emilio Ciarlo ed insieme siamo partiti per Ziguinchor.

La nuova scuola di Diakene Diola

La mattinata del 28 marzo è stata dedicata all’inaugurazione della nuova scuola materna di Diakene Diola, nel dipartimento di Oussouye (Regione di Ziguinchor). L’evento è iniziato con una prima tappa presso la Prefettura di Oussouye dove siamo stati ricevuti dal Prefetto e dall’Ispettore dell’educazione di Oussouye. La delegazione, composta dalle autorità locali, dallo staff Iscos Lazio e da quello di Iscos Senegal si è recata presso la scuola di Diakene Diola dove la popolazione del villaggio ci aspettava insieme a tutte le altre autorità. Dopo il taglio dei nastri e la scopertura della placca che indica sia il finanziatore (Iscos Lazio) che il nome del padrino della scuola (Dario Roncon) è iniziata la cerimonia con i discorsi di tutte le autorità. Alla fine sono stati messi a dimora 20 alberi di agrumi da parte di tutte le autorità presenti (ognuna riportava il nome dell’autorità che l’aveva piantata). Al suono dei tamburi e con un lunghissimo balletto propiziatorio si è dato inizio alla festa di tutto il villaggio che è continuata per tutta la giornata.

I bambini della scuola Diakene Diola

Visita a Cap Skirring

Nel pomeriggio, mentre tutta la popolazione del villaggio continuava i festeggiamenti con danze popolari e pranzo comunitario, la delegazione è partita per Cap Skirring (Comune di Diambering). Qui si è visitato il porto dove è in atto un progetto di Iscos Nazionale e Iscos Puglia (finanziato dalla Regione Puglia). All’interno del porto si è potuto apprezzare l’avanzamento del progetto, che è molto interessante.

Incontro con il Re di Oussoye

Visita a Niambalang

La delegazione si è fermata poi nel comune di Niamblang, già beneficiario di diversi progetti: la scuola materna Etoile realizzata negli anni precedenti, l’orto comunitario con impianti fotovoltaici, il decorticatore; si sono incontrate anche le donne ed i giovani del villaggio. A questo punto la delegazione è rientrata a Ziguinchor ed in serata si è fatto il punto della situazione dopo una giornata intensissima.

Il porto di Boudody

Nella mattinata del 29 la delegazione ha fatto un giro di visite all’interno del porto di Boudody per far vedere direttamente al Dott. Ciarlo le realizzazioni fatte da Iscos nel porto per quanto riguarda la lavorazione del pesce e sull’attività della fabbrica del ghiaccio che ha trovato perfettamente funzionante con una produzione importante di ghiaccio che stava per essere caricata e pronta per il trasporto.

Visita ad Elinkine

La delegazione si è poi recata nel Comune di Mlomp, nel porto di Elinkine, dove nel 2021 è stato ricostruito il porto. Dopo la visita nel porto, si è fatto un breve giro sulle isole che sono davanti ad Elinkine per verificare lo stato di erosione che sta mettendo a serio pericolo tutte queste coste. Dopo questa visita si è ritornati a Ziguinchor, anche perché il dottor Ciarlo doveva rientrare in Italia. Nel pomeriggio del 29, dopo la partenza del dottor Ciarlo, ci siamo riuniti nella sede di ISCOS Senegal – Ziguinchor dove abbiamo incontrato tutto lo staff che lavora in Senegal -facendo il punto della situazione delle principali criticità della situazione in essere tra le persone locali attualmente impegnate sui progetti con particolare riguardo a:

  • il rispetto di tutte le normative sanitarie locali con particolare riferimento alla vaccinazione  covid 19;
  • il rispetto di tutte le normative per la conduzione dei veicoli invitando, tutti coloro che ancora e non sono in possesso del titolo di guida, di ottenerlo a breve.

Subito dopo abbiamo incontrato l’ONG internazionale ENDA GRAF SAHEL –basata a Mbour- che opera in maniera molto importante in tutto il Senegal. La ONG ci ha spiegato le attività realizzate con ISCOS nei progetti passati e in quelli in essere (analisi del territorio e individuazione dei siti migliori per la realizzazione dei progetti nel settore pesca e ambiente) In particolare si sono proposti come partner di ISCOS LAZIO per attività che saranno o potranno essere attivate nella zona del Sine Saloum.

Lo staff Iscos Lazio insieme ai ragazzi di Iscos Senegal.

Il porto di Ziguinchor

La mattina del 30 marzo si è svolta una verifica sul campo della situazione in essere nel porto di Ziguinchor. Si è proceduto ad incontrare sia le donne impegnate nella lavorazione del pesce che gli uomini interessati nella gestione della fabbrica del ghiaccio, che grazie a un intervento importante- dal punto di vista tecnico organizzativo e finanziario della CNTS e della ISCOS del Lazio (con 5.000,00 euro) è stata rimessa in funzione. Abbiamo richiesto loro maggiore attenzione nella cura di questa fabbrica, che è stata, da parte loro, molto trascurata fino al punto da rendere necessario un intervento economico straordinario della CNTS che ne detiene la proprietà.

La fabbrica del ghiaccio.

Come avviene in altre parti del Senegal il tema che si pone è quello di costruire una situazione gestionale stabile ed equilibrata. Per questo, in quanto soggetti finanziatori, li abbiamo informati che di tutto questo ne avremmo parlato con la CNTS a Dakar per decidere come proseguire sulla sua gestione.

Di nuovo a Niambalang

Subito dopo la delegazione si è recata ancora a Niamblang per incontrare i bambini e gli insegnanti della scuola materna Etoile e consegnare loro il materiale ricevuto in dono dai coniugi Zambon.

I bambini della scuola Etoile

Incontro con il Sindaco di Ziguinchor

Nel pomeriggio le delegazioni ISCOS LAZIO e ISCOS SENEGAL hanno incontrato il nuovo Sindaco di Ziguinchor, Ousmane Sonko (personaggio politico molto famoso in Senegal) che ci ha accolto con grande simpatia e disponibilità dichiarandosi disponibile a collaborare pienamente con noi per la realizzazione dei nostri progetti. In particolare ha chiesto di avere notizie sul progetto Enti locali –RIGENERAZIONE – il cui avvio, sia il Comune che la popolazione, aspettano con ansia per avviare un importante rilancio della città di Ziguinchor.

Incontro con la Caritas

Dopo l’incontro con il sindaco abbiamo incontrato la Caritas di Ziguinchor ed in particolare il suo responsabile Abbè Fulgence Coly, che, in questo momento, fa anche le veci del vescovo di Ziguinchor. Egli ci ha esortato a fare ogni sforzo per favorire la realizzazione della pace in Casamance e ci ha espresso preoccupazione sulla situazione ancora in corso al confine tra il Gambia e la Casamance rispetto agli episodi che ci sono stati nelle ultime settimane, raccomandandoci di richiedere alle parti di percorrere strade di accordo e non di guerra.

Missione a Palmarin

Il 31 marzo mattina si riparte in direzione di Palmarin. Arrivati all’aeroporto, ci siamo fermati prima a Saly per incontrare un nostro referente locale per un’ipotesi di una nuova fabbrica del ghiaccio e poi ci siamo recati a Ndianda per verificare le possibilità di sviluppo di alcuni interventi in questa zona.

La chiesa ed i rappresentanti del villaggio di Ndianda.

Nel villaggio abbiamo incontrato il Parroco che ci ha chiesto un incontro insieme alle donne e i giovani del villaggio. Per prima cosa il Direttore Scolastico ci ha rappresentato lo stato di totale disfacimento di una scuola elementare che esiste all’interno dell’area della parrocchia per un numero complessivo di 360 bambini e della quale sono attualmente funzionanti solamente due aule, le altre 4 aule sono in paglia e coperture con teloni in un totale stato di abbandono. Nel loro stato, e con una situazione igienica tragica, rende a nostro avviso assolutamente improbabile ogni ipotesi di collaborazione.

Al Parroco ed alla gente abbiamo confermato che i nostri interventi nel settore dell’educazione preferiamo farli in scuole riconosciute dallo Stato Senegalese per garantire la sostenibilità futura delle stesse scuole anche per evitare il grande problema della retribuzione degli insegnanti.

Per tale ipotesi di intervento è stato richiesto un importo molto significativo pari a 55.000.000 FCFA, di cui quasi il 60% dovrebbe essere impegnato per la realizzazione di strutture per la gestione amministrativa della scuola stessa.

Dopo il direttore scolastico abbiamo incontrato un’associazione di donne neo costituita che ci ha richiesto molto genericamente un intervento sul micro-credito, senza alcuno studio di fattibilità e senza individuare i settori di attività.

Infine abbiamo visitato La chiesa nello stesso villaggio, straordinariamente bella e patrimonio dell’Unesco, ma anche totalmente inagibile. Per essa abbiamo consigliato di parlare con autorità ecclesiastiche del Senegal affinché ci possa essere un intervento a salvaguardia di un centro religioso che sicuramente merita di essere ristrutturato.

La delegazione si è poi recata verso Palmarin. La stessa sera, dopo la sistemazione nelle stanze, abbiamo fatto il primo incontro con il parroco locale con cui abbiamo fatto il punto della situazione per organizzare i lavori dei due giorni successivi.

Il villaggio di NGallou

La mattina del 1 aprile la giornata è iniziata con la visita della scuola materna Saint Felix-Romano, dove ci hanno accolto i bambini entusiasti di vederci.

I bambini della scuola Saint Felix Romano.

Hanno ricevuto i nostri doni magliette e cappellini, abbiamo visitato la scuola che è stata trovata in buone condizioni, ma sicuramente ancora priva di tutte le attrezzature di supporto che avevamo richiesto oltre ad alcuni giochi che secondo il comitato di gestione della parrocchia dovrebbero essere realizzate nei prossimi giorni.

La visita è stata più lunga del previsto, come al solito stare con i bambini è una cosa che ci fa piacere.

GIE uomini di Ngallou

Subito dopo ci siamo recati alla chiesetta locale di NGALLU dove abbiamo incontrato la cooperativa dei pescatori SYNDANDOR. La cooperativa ci ha purtroppo informato che la piroga richiesta nel 2021 non era ancora stata acquistata per ragioni, a nostro avviso, non plausibili, ma che sarebbe stata acquistata da li a breve.

Ci hanno inoltre informato che il magazzino realizzato negli anni precedenti era chiuso da qualche mese a causa della malattia del gestore. E’ bastato qualche piccolo approfondimento per capire che vi erano grandi problemi gestionali, che si erano accumulati molti debiti e che solo il congelatore, sempre finanziato da ISCOS LAZIO, era stato messo al sicuro da un’altra parte.

Naturalmente la discussione sulla mancata chiusura del magazzino senza alcuna informazione da parte loro nei nostri confronti ha animato una discussione piuttosto importante a seguito della quale abbiamo assunto in serata alcune decisioni significative che abbiamo comunicato allo stesso parroco (temporanea interruzione dei rapporti economici con la GIE invitandola alla immediata restituzione del finanziamento ricevuto del 2021 per la Piroga (circa 1.500,00 euro) da trasferire nelle disponibilità della GIE che gestisce la scuola materna.

La raccolta del sale

Successivamente ci siamo recati con la presidentessa di Syndandnor donne di Diakanor nella zona dove viene raccolto il sale  e per verificare e cercare di capire se tutte le difficoltà che il GIE aveva incontrato l’anno precedente, nel pieno periodo dell’epidemia covid-19, erano state risolte.

Per quanto riguarda la vendita del sale che praticamente era totalmente bloccata, ora ha ripreso a funzionare. La Presidente ci ha permesso di filmare le modalità di raccolta del sale che saranno conservate in un piccolo album utile per la nostra attività di pubblicizzazione dei progetti che abbiamo in Senegal.

Uno dei pozzi scavati per l’estrazione del sale.
L’estrazione del sale.

Il porto di Djifer

Nel primo pomeriggio, siamo arrivati all’ultimo dei cinque villaggi di Palmarin, Djifer, per incontrare l’ispettore della pesca con il quale abbiamo finalmente tracciato un percorso di possibile collaborazione con ISCOS LAZIO.

L’ispettore ci ha riassunto nel dettaglio il sistema della pesca in questo porto importantissimo dove vengono lavorati fino a 9 miliardi di CFCA di prodotti che però vengono totalmente lavorati al di fuori della zona di Palmarin e quindi non produce alcun beneficio occupazionale alla popolazione locale impegnata nel settore della pesca. La delegazione, alla fine della riunione, è poi rientrata in albergo.

Parrocchia di Palmarin

Nella mattinata del 2 aprile abbiamo avuto un incontro nella parrocchia, dove al parroco è stata consegnata una lettera formale di diffida per la GIE uomini di Ngallou.

L’incontro con le cooperative dei villaggi di Palmarin.

Abbiamo poi incontrato sia le donne della Cooperativa delle Jeunes mamas de Ngueth , la cooperativa di Ngallou e quella delle ecoguide.

La cooperativa di Ngueth rappresentata dalla nuova presidente e dalla tesoriera ci ha presentato la  situazione economica della loro attività che sta andando molto positivamente, hanno aumentato il capitale e ci hanno chiesto la possibilità di finanziare l’ingresso di  altre donne che complessivamente abbiamo individuato nel numero di 15, inoltre ci hanno richiesto nuovamente di finanziare l’acquisto di un carrettino con un somaro che servirebbe per il trasporto e la distribuzione dei loro prodotti. —

La cooperativa di donne Syndandor di Ngallou purtroppo si è presentata senza essersi adeguatamente preparate anche perché il bilancio del loro capitale disponibile viene fatto a giugno, quindi è probabile che fino a giugno loro non siano in condizioni di giustificare la reale situazione finanziaria. La discussione è stata sospesa in attesa che ci forniscano i dati precisi su cui eventualmente supportare alcune richieste di ingressi che al momento però abbiamo deciso di non prendere assolutamente in considerazione.

Infine siamo passati alle ecoguide che ci hanno informato in maniera abbastanza caotica sulla situazione 2020/2021. Allora abbiamo chiesto anche a loro di preparare un documento di spese, anche perché abbiamo verificato che hanno aperto la loro collaborazione anche con un’altra ONG senegalese che lavora nello stesso nostro settore.

Il villaggio di Diakanor

A questo ci siamo recati nel villaggio di Diakhanor dove abbiamo fatto una bellissima riunione con da GIE donne che ci ha rendicontato i suoi ottimi risultati, assicurandoci che, nella verifica di giugno, la situazione sarà ancora migliore.

L’incontro con i rappresentanti del villaggio Diakanor.

Inoltre ci hanno dato conto di quanto successo dalla sperimentazione di due anni fa quando abbiamo affidato loro il compito di gestire il mulino. La GIE ha assunto un ragazzo che lavora con loro e oltre a riuscire a pagargli lo stipendio, la sua formazione e ad assicurare la manutenzione dello stesso mulino, ci hanno consegnato anche un resoconto che testimonia che il guadagno è andato molto bene e si trova nella contabilità della Cooperativa. Hanno chiesto ingresso gratuito di altre donne che poi comunemente abbiamo concordato di fissare ad un numero pari a 20 donne.

Alla fine di questo incontro abbiamo incontrato il GIE di pescatori.

A loro, andata in disuso la piroga ricevuta, era rimasto in carico un motore che è stato affittato. Attualmente hanno un capitale abbastanza importante di circa 2.300.000 FCFA. Ci hanno quindi chiesto l’autorizzazione di spostare questi fondi su altre attività. Naturalmente li abbiamo autorizzati a vendere il motore e con quei soldi ad aiutare il gruppo di donne della cooperativa per costituire una banca per la commercializzazione di cereali nel villaggio.

Nel tardo pomeriggio la delegazione ha fatto il punto della situazione e si è proceduto al rifinanziamento di alcune delle attività nei 4 villaggi. Nel dettaglio:

  • Aiuto ai bambini appartenenti a famiglie economicamente precarie della scuola Saint Felix Romano;
  • Microcredito per 15 donne di Ngueth;
  • Microcredito per 20 donne di Diakhanor;
  • Contributo al parroco per il ruolo di coordinatore locale.

Incontro con NEBEDAY

In serata ci siamo incontrati con il rappresentante dell’associazione senegalese NEBEDAY che lavora nel settore dell’ambiente e della tutela degli ecosistemi con particolare attenzione in Senegal dove è presente in diverse regioni.

Per quanto riguarda la nostra collaborazione con loro, abbiamo attivo un progetto presentato alla Tavola Valdese. Quindi ci hanno riassunto tutte le attività che fanno e abbiamo cercato insieme di verificare la possibilità di poter collaborare su una nuova progettazione per aggiungere sempre più attività qualitativamente importanti.

Incontro con il Sindaco di Palmarin Facao

Il 3 aprile la delegazione ha incontrato nella mattinata il sindaco di Palmarin per parlare di prospettive future nei 5 villaggi di Palmarin. Il Sindaco ha anche fatto presente il suo forte interesse verso il solare e la possibilità di avere una fabbrica del ghiaccio nel Comune di Palmarin (tra Diakanor e Djifer).

Incontro con il sindaco di Palmarin.

Incontro finale con il Parroco

Dopo questa riunione, la delegazione ha salutato il parroco di Palmarin con una breve riunione e con un riassunto dei 3 giorni passati insieme.

La delegazione è poi ripartita su Dakar dove è arrivata in tarda serata.

Missione a Dakar

Il 4 aprile era la festa nazionale dell’indipendenza in Senegal e la delegazione ne ha approfittato per una visita sull’Isola di Gorée famosa nel mondo come luogo di detenzione e deportazione per migliaia di schiavi verso le Americhe.

L’isola di Gorèe.

L’incontro con la CNTS

Il giorno 5 aprile nel primo mattino la delegazione ha finalmente incontrato il segretario generale della CNTS, Mody Guiro, amico di lunga data di ISCOS LAZIO.

Lo scambio è stato lungo e proficuo, si sono affrontati vari temi tra cui, in particolare:

  • La situazione tecnica, organizzativa e gestionale della fabbrica del ghiaccio;
  • Il riconoscimento di ISCOS LAZIO ad operare in Senegal;

Nel pomeriggio la delegazione si è riunita nell’albergo per rivedere tutti i documenti di missione e le fatture che sono state raccolte e ordinate in un file.

L’incontro con la AICS di Dakar

Il 6 aprile mattina la delegazione si è recata presso l’Ufficio della Cooperazione Italiana di Dakar dove si è discusso a lungo con il direttore, il dottor Marco Falcone di vari argomenti (bando promosso 2020, finanziatori, fondi 2022…).

Verso casa

Nel pomeriggio la delegazione si è recata in aeroporto pronti per ripartire in tarda serata verso l’Italia.